sabato 19 dicembre 2009

venerdì 24 aprile 2009

dogo argentino e l'addestramento


E l'addestrore...Pierluigi Gioia addestratore specializzato in razza da presa ci descrive così il dogo dal punto di vista del lavoro: "E' un cane molto particolare ed è diverso da altre razze, per esempio per poter procedere alla fase di addestramento, bisogna essere più che sicuri che il soggetto sia maturo. Purtroppo per questa sua diversità rispetto ad altre razze, c'è il rischio di rovinarlo se viene addestrato pensando di trovarsi di fronte a un comune molosso. E' un cane dalle molte sfaccettature, lo si può vedere come cane da compagnia ma ha tutte le potenzialità per essere chiamato cane da lavoro... Mi accorgo, rammaricandomi, che molti allevatori lo vedono solo come cacciatore ma altri si sono accorti delle sue qualità come cane da lavoro (conosco un esemplare che si sta comportando molto bene nel conseguimento dei brevetti). Io consiglio ai proprietari di dogo d'incominciare un buon corso di educazione di base, intorno al quinto mese d'età; bisogna assolutamente stare attenti a non urtare la sua sensibilità, quindi occorre stimolarlo con il gioco e la dolcezza, mai con la costrizione e per correggerlo sarà necessaria solo qualche carezza, affinchè il cane sia contento di lavorare".

mercoledì 11 marzo 2009

la scelta di un cucciolo


NOTA IMPORTANTE: Prima di tutto bisogna capire quale è la razza adatta a noi, e questo in base alle caratteristiche psicofisiche del cane rapportate alle nostre doti caratteriali,e non meno importante il tempo che abbiamo a disposizione e lo s tile di vita che conduciamo!-DETTO QUESTO PASSIAMO AL Test di campbell: Si tratta di cinque prove molto semplici da svolgere in un area recintata
con un cucciolo alla volsta. Si possono assegnare cinque "voti" a seconda
delle reazioni del cucciolo.
MD = molto dominante
D = dominante
S = sottomesso
MS = solto sotto messo
I = inibito

Primo test (attrazione sociale)
Consiste nell'allontarsi dal cucciolo, chinarsi e chiamarlo battendo le
mani.
MD: il cane arriva subito, a coda alta, salta addosso e morde le mani
D: il cane arriva subito a coda alta e gratta le mani con le zampe
S: il cane arriva subito, ma a coda bassa
MS: il cane arriva ma è esitante e tiene la coda bassa
I: il cane non viene.

Secondo test (attitudine a seguire)
Ci si allontana dal cucciolo con passo normale.
MD: il cucciolo segue subito con la coda alta, viene tra i piedi e morde i
piedi.
D: il cucciolo segue a coda alta e viene sempre tra i piedi
S: il cucciolo segue ma con la coda bassa
MS: il cucciolo segue esitante e con la coda bassa
I: il cucciolo non segue

Terzo test (risposta alla costrizione)
Si rovescia il cucciolo sulla schiena e lo si tiene fermo per 30 secondi.
MD: il cucciolo si ribella, si divincola e morde.
M: il cucciolo si ribella e si divincola senza mordere.
S: il cucciolo si divincola ma dopo un po' si calma
MS: il cucciolo non si ribella e lecca le mani.
I: non è previsto. Io ho visto cuccioli molto spaventati che si divincolano
per paura e si fanno la pipì addosso. Questi li classificherei I, ma non
l'ha detto Campbell.

Quarto test (dominanza sociale)
Si deve accarezzare il cucciolo toccandolo soprattutto sopra la testa per
poi scendere sulla schiena.
MD: il cucciolo salta addosso e morde le mani.
D: il cucciolo salta addosso e gratta con le zampe
S: il cucciolo si volta e lecca le mani
MS: il cucciolo si butta pancia all'aria e lecca le mani
I: il cucciolo ha paura e se ne va.

Quinto test (sollevamento).
Si prende il cucciolo da sotto la pancia e lo si tiene sollevato a venti
centimentri dal suolo per trenta secondi.
MD: il cucciolo si ribella, ringhia e morde
D: il cucciolo si ribella, senza mordere
S: il cucciolo si ribella, ma poi si calma e lecca le mani
MS: il cucciolo non si ribella e lecca le mani.
I: non è previsto. Anche qui attribuirei I a qualsiasi dimostrazione di
paura evidente.

I soggetti molto dominanti avranno molte risposte D o addirittura qualche
MD. In quelli più sottomessi prevarranno gli S e gli MS. Gli I non
dovrebbero mai apparire in nessun caso ed evidenziano possibili problemi di
socializzazione se non si interviene molto presto.

Questo è il test e come dicevo, bisogna dargli il valore che ha. Va bene per
valutare meticci di dubbia provenienza, per vedere che tipi sono. E' valido
per valutare se non sono stati commessi gravi errori nella socializzazione
dei cuccioli. Se ci sono soggetti che non hanno mai visto una persona non
daranno risultati positivi in questo test. Ma sono situazioni che si
dovrebbero capire anche senza fare il test.
Decisamente meno valido per capire le differenze di carattere in una stessa
cucciolata ben allevata. E' molto probabile che tutti i cuccioli siano
uguali. E se una cucciolata è ben allevata tutti i cuccioli avranno un buon
carattere. Sfatiamo la credenza che ci sia sempre lo scartino. Ho conosciuto
persone che si sono rifiutate di prendere un cucciolo solo perché era
l'ultimo rimasto. Di fronte a uno più cuccioli inibiti o troppo dominanti,
io avrei molte riserve anche sugli altri cuccioli "normali", anche se avessi
la prima scelta.

giovedì 5 marzo 2009

Perchè non si deve andare nei negozi a prendere il proprio cucciolo di razza?

Stai cercando un cane di razza? Un cucciolo? Bene, non rivolgerti ai negozi di animali, per avere un sano cane di razza bisogna rivolgersi ad allevamenti seri riconosciuti ENCI e FICI. In un allevamento i cani hanno un prezzo, a volte anche più basso nei negozi, ma quel prezzo è frutto di una selezione seria dei soggetti esenti da patologie genetiche gravi.
Se state per acquistare un cane di razza informatevi bene su quali possono essere le tare genetiche della razza in modo da farvi rilasciare dall'allevatore la documentazione necessaria che certifichi l'assenza di tali tare genetiche nel cane.
I problemi più gettonati: displasia anca, displasia gomito, problemi cardiaci, ernia al disco ecc.
Il pedigree quando si acquista un cane di razza è importante, il pedigree lo devono possedere sia i cani di razza da compagnia che da esposizione.Per offrire cuccioli di tutte le razze, sempre disponibili in pochi giorni, il negoziante non può rivolgersi ad un’allevamento italiano, nè un allevatore degno di rispetto cederebbe mai i propri cani ad un negoziante. Gli allevatori riconosciuti, ma anche quelli amatoriali od i semplici privati che amano i propri cani e di conseguenza i loro cuccioli, non producono cani in serie e tengono al loro benessere. Al negoziante non resta quindi che acquistare i cuccioli dagli importatori.

lunedì 2 marzo 2009

decreto legge cani pericolosi.patentino per possessori di cani pericolosi.divieto all'adestramento alla difesa ealla guarrdia!

purtroppo questo mondo è popolato a quanto pare in larga percentuale da idioti,e non potrebbe essere altrimenti visto che queste leggi strampalate e discriminanti sono il risultato di eventi altrettanto tristi causati da possessori non idonei e con problemi profondi di personalita alle spalle! sono d’accordo al patentino se questo insegna come comportarsi con un cane in base all’aprendimento della psicologia canina.ma sono assolutamente contrario al DIVIETO di addestramento dei cani alla difesa e alla guardia.io li amo perche sono cosi….autentici con le loro caratteristiche in base al selezionamento che è stato esercitato per lo scopo assegnato.non voglio un pionter che non possiede un istinto da caccia,un pittbull che fugge di fronte ad un gatto! RAGAZZI SVEGLIA!!! una bambola gonfiabile non è una donna!! se tutto dun tratto ci venisse a mancare l’istinto alla procreazione,o alla difesa dei nostri cari ,o ancora peggio ci verrebbe sotratta,vi piacerebbe? bisogna educare i bambini e creare generazioni di persone responsabili e consapevoli,solo cosi il mondo potra migliorare e un cane diventare innocuo nelle giuste mani(MIA UTOPIA).non deve essere cambiato il cane a causa della stupidita umana! LE COSE NON POSSONO ANDARE COSI. 2 COSE SONO INFINITE: L’UNIVERSO E LA STUPIDITA UMANA E DELLA PRIMA NON SONO SICURO! SPERO CHE EINSTEIN SI SBAGLIASSE E CHE LA STUPIDITA DI CERTI NON DANNEGGI PERMANENTEMENTE CHI VIVE CON CONSAPEVOLEZZA E PROPRIACETTIVITA!! salviamo i cani dalla stupidita umana!!!! aiutatemi.....

venerdì 20 febbraio 2009

IL DOGO ARGENTINO


DEDICO QUESTO BLOG QUASI INTERAMENTE A QUESTA RAZZA MERAVIGLIOSA . SPERANDO DI INCONTRARE E ATTRARRE GENTE CHE VIVE IL MIO STESSO INTARESSE.

LA NASCITA DEL DOGO!

La razza è frutto del lavoro di Antonio Nores Martínez, con la collaborazione del fratello Augustìn, nei primi decenni del XX secolo. Lo scopo che si erano prefissi era quello di creare un cane adatto alla Caza Mayor, cioè alla caccia alla grossa selvaggina nell'ambiente delle Pampas argentine: Puma, Pecari, e Cinghiali. La base da cui partirono fu il Perro de Pelea Cordobès, una razza locale, incrocio di Bulldog, Bull Terrier e Mastini, utilizzata per i combattimenti. Per migliorarne le caratteristiche fisiche e affinarne le capacità venatorie il Perro de Pelea Cordobès venne incrociato con l'Alano, il Dogue de Bordeaux, il Cane da Montagna dei Pirenei, il Levriero Irlandese ed il Pointer. La nuova razza venne fissata verso il 1928, lo standard pubblicato nel 1947, ed il riconoscimento ufficiale giunse nel 1964 per l'Argentina, e nel 1973 a livello internazionale. Inizialmente classificato tra i segugi e cani da pista di sangue, attualmente si trova inserito nel Gruppo 2 (molossoidi) dalla Federazione Cinofila Internazionale.

I maschi talvolta hanno un carattere dominante con altri dello stesso sesso. Le femmine sono delle madri molto premurose. Il parto di solito è naturale senza interventi umani. La sua vita media si aggira sui dieci anni.